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La Fotografia come strumento di benessere per le persone mature: vedere se stessi con occhi nuovi


Ho la fortuna di lavorare con un gruppo di donne di età 60+, creando uno spazio in cui consapevolezza, autostima e benessere si intrecciano attraverso l'arte della fotografia.

Ho avviato un laboratorio fotografico all’interno di un programma più ampio, progettato per farle sentire valorizzate, comprese e libere di esprimersi senza paura di giudizio.


La fotografia, infatti, è molto più di uno strumento per documentare momenti della vita; è un mezzo per scoprire se stessi e il mondo che ci circonda.

Quando si inizia a "guardare" attraverso l’obiettivo, si può imparare a vedere con occhi nuovi. La fotografia offre la possibilità di esplorare il proprio passato, di scoprire nuove prospettive e di rinvigorire la propria autostima. In questo contesto, l'atto fotografico diventa uno strumento di benessere, che contribuisce a promuovere un profondo senso di soddisfazione personale.


Photography as a tool for wellbeing
Seeing yourself with new eyes through Photography

La Fotografia come strumento di connessione

Con l'avanzare dell’età, l’isolamento sociale è un fenomeno che può avere un impatto significativo sulla salute mentale e fisica.

La fotografia, tuttavia, ha il potere di creare connessioni: non solo con gli altri, ma anche con se stessi.


Attraverso la fotografia, le donne nel laboratorio possono riscoprire e documentare il loro passato, stabilire legami emotivi con i ricordi e rivivere momenti speciali che, magari, erano stati dimenticati.


La creazione di album fotografici o la condivisione delle immagini con amici e familiari non solo stimola la memoria, ma diventa anche un’opportunità per raccontare storie di vita, rafforzando le relazioni e creando nuove opportunità di connessione.

Il gesto di fotografare si trasforma in un’arte che aiuta a riflettere su ciò che è stato, ma anche su ciò che ancora può essere.


Scoprire la bellezza in ogni dettaglio

Molte persone nella terza età, col passare del tempo, possono iniziare a sentirsi invisibili o ignorate. Questo può succedere per vari motivi, come il cambiamento del proprio aspetto fisico, la perdita di una rete sociale o la sensazione di non avere più un ruolo attivo nella società.


Tuttavia, la fotografia offre un'opportunità unica per riappropriarsi di se stessi e del mondo circostante, guardando tutto con occhi nuovi.

Armati di una macchina fotografica o anche di uno smartphone, è possibile imparare a osservare con attenzione dettagli che, nella frenesia della vita quotidiana, potrebbero sfuggire: un tramonto, il volto di un amico, un angolo tranquillo del giardino di casa.

Questo tipo di osservazione consapevole aiuta a riscoprire la bellezza nelle piccole cose, incoraggiando una mentalità positiva e stimolando la gratitudine.


Un esempio di come la fotografia possa entrare nella vita di una persona in età adulta e portare nuova vitalità è rappresentato da Ellen (nome inventato), che ha iniziato a scattare fotografie a partire dai 65 anni. Inizialmente, la fotografia era per lei una forma di esplorazione personale. Ellen ha iniziato con gli autoritratti, per meglio comprendere come si vedeva attraverso l'obiettivo. Questo processo le ha permesso di rivisitare e rivalutare il proprio corpo e la propria immagine in modo nuovo, con maggiore accettazione e autocomprensione. Negli anni, la fotografia è diventata per Ellen non solo un atto creativo, ma anche una pratica di consapevolezza che l'ha aiutata a ristabilire un legame emotivo con sé stessa e con il mondo che la circonda.


Nel laboratorio, incoraggio anche le partecipanti a intraprendere progetti di autoritratto, specialmente per coloro che potrebbero non sentirsi a proprio agio nell'uscire a fotografare all'esterno. Come nel caso di Ellen, gli autoritratti possono diventare uno strumento potente per esplorare il proprio aspetto e la propria identità, offrendo una nuova visione di sé. Attraverso l’obiettivo, si scoprono parti nascoste del proprio corpo e della propria storia, e la fotografia diventa un atto di auto-accettazione, che favorisce un miglioramento dell'autostima e del benessere emotivo.


Fotografia e terapia

In ambito terapeutico, la fotografia ha dimostrato di essere uno strumento efficace per stimolare abilità cognitive, motorie e sociali. Nel laboratorio, infatti, la fotografia non è solo un’attività creativa, ma un esercizio mentale che stimola l'attenzione, la memoria e la riflessione. Ogni scatto diventa un'occasione per esercitare la mente e mantenere attiva la capacità di osservare il mondo circostante, rallentando così l’invecchiamento cognitivo.


L’atto di scegliere un soggetto da fotografare, di inquadrare l’immagine e di concentrarsi sui dettagli aiuta a mantenere viva la mente e a stimolare la creatività. Molti studi hanno evidenziato i benefici psicologici della fotografia, e in alcuni programmi terapeutici, come quelli nelle case di riposo, viene utilizzata per migliorare la comunicazione tra i residenti, favorire il legame sociale e ridurre la solitudine.


La fotografia diventa, in questo caso, un’attività di gruppo che promuove il confronto e lo scambio, contribuendo a migliorare il benessere psicologico.


Il potere dei ritratti

Un aspetto affascinante della fotografia, soprattutto per le persone mature, è la possibilità di esplorare e rivalutare la propria immagine attraverso i ritratti. Con il passare degli anni, molte persone si trovano a lottare con la percezione del proprio aspetto fisico, influenzato da cambiamenti naturali come rughe, capelli grigi e altri segni del tempo.


Tuttavia, la fotografia dei ritratti può aiutare a riscoprire la bellezza dell’autenticità, celebrando l’esperienza di vita che ogni persona porta con sé. In particolare, il laboratorio offre l'opportunità di affrontare l’immagine di sé in modo positivo, aiutando ciascuna a vedere la propria unicità e a riscoprire la bellezza che risiede nei segni del tempo. L’autoritratto, ad esempio, è un mezzo potente per favorire l’accettazione e l’apprezzamento del proprio corpo e della propria vita.


La Fotografia come esercizio di gratitudine

Infine, la fotografia può diventare un potente esercizio di gratitudine. Ogni scatto diventa un promemoria delle piccole gioie quotidiane: una passeggiata al parco, una cena con amici, un momento condiviso con la famiglia. Ogni fotografia documenta un frammento di vita che, attraverso la consapevolezza e la riflessione, può stimolare un profondo senso di gratitudine. Questo approccio non solo migliora la qualità della vita emotiva, ma ha anche effetti positivi sulla salute mentale, riducendo il rischio di depressione e ansia.


La fotografia non è solo un mezzo per catturare la realtà, ma un potente strumento che permette alle persone mature di vedersi e di vedere il mondo con occhi nuovi. Aiuta a riscoprire la bellezza nascosta nei dettagli quotidiani, offre un’opportunità per esplorare se stessi e il proprio passato, promuove la creatività, stimola la memoria e l’interazione sociale.


In definitiva, è una chiave per il benessere mentale ed emotivo, contribuendo a un invecchiamento più sereno e soddisfacente. Nel laboratorio che ho creato, la fotografia diventa un viaggio di scoperta, un’opportunità per celebrare la bellezza della vita in ogni sua fase, una fotografia alla volta.


di Loredana Denicola





 
 
 

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