Sì! Quei libri sulla fotografia sullo scaffale, vicino al tuo letto.
Quello di Araki "Tokyo Lucky Hole" e "Out" di Bob Colacello che mi hai regalato un paio di mesi fa per il mio compleanno.
Adesso sei arrabbiato con me, non ti senti bene e non mi vuoi più vedere. Ricordo che l'ultima volta che mi hai visto, era al quarto piano, nel palazzo dove abitavi.
Mentre discutevamo di cose stupide, volevi saltare dalla finestra di casa tua, a causa mia.
Mi hai chiesto di andarmene ma io non l'ho fatto.
Poi invece di saltare dal quarto piano, hai preso la tua chiave e te ne sei andato, sbattendo la porta e lasciandomi sola dentro casa tua.
Ti ho fatto arrabbiare - hai detto.
Non vedo alcun senso in tutto questo, non è colpa mia se non ti senti bene.
Non incolpare me per la tua infelicità.
Non voglio più quei libri con me. Riprenditeli per favore!
La fotografia si concentra sulla realtà, ma la realtà è la distorsione più insensata della verità.
Stanotte ho sognato un cagnolino arancione, che scodinzolava e mi guardava con i suoi occhi rossi.
Il mio bambino interiore cercava di raggiungerlo per giocare con lui, ma la nostra distanza era quasi la stessa, tutte le volte.
C'era un enorme campo, pieno di erba verde, alta, che mi circondava.
E poi questo cagnolino arancione che mi guardava felice, nell'erba alta e verde. E il cielo. Nient'altro.
Di nuovo, cercavo di raggiungerlo, camminando verso di lui e non ci riuscivo. Quella distanza era sempre la stessa e mi sentivo triste.
Ero sempre allo stesso punto.
Poi mi sono fermata e l'ho guardato sorridendo.
Perché ti sei fermata? - mi dice il coniglio magico.
L'ho guardato sorpresa.
Il coniglio mi parlava.
Non posso raggiungerlo, gli ho detto.
Ero calma e nello stesso tempo delusa.
Ma sentivo l'erba fresca sotto i miei piedi nudi e quella sensazione mi piaceva.
Comments