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i am your mirror
 
| un progetto fotografico su identità, vulnerabilità, empatia e connessione umana |
| fotografia analogica in bianco e nero | stampe fine art ai sali d'argento | 

 

i am your mirror è un progetto fotografico analogico, personale e intenso, nato dal mio bisogno profondo di esplorare non solo le ossessioni e i segreti degli altri, ma anche i miei. Ho fotografato dodici sconosciuti incontrati online – includendo anche me stessa. Ogni partecipante ha scelto liberamente il momento e il luogo in cui esprimersi, decidendo se mantenere l’anonimato oppure no.

Per questo lavoro ho scelto consapevolmente di rinunciare al controllo, uno degli elementi cardine della fotografia. Ho lavorato solo con luce naturale e fotocamere analogiche. Alcune connessioni si sono interrotte al primo scambio di mail, altre persone non si sono mai presentate. Ma chi ha scelto di esserci ha riposto fiducia in me – nella mia intenzione e nel mio sguardo. A ciascuno ho chiesto di guardare nella macchina fotografica come se fosse uno specchio, e di scrivere poche parole che li rappresentassero in modo autentico.

Ne è nato un racconto visivo crudo, onesto e senza filtri, fatto di vulnerabilità, paure, fantasie sessuali, ossessioni e segreti. Un bisogno condiviso di esprimere le frustrazioni causate da famiglia, società e religione, lontano da ogni forma di giudizio. È emersa chiaramente la fatica di aderire a un’identità imposta, che non ci appartiene davvero. Spesso cresciamo soffocando le emozioni, indossando maschere, recitando ruoli per proteggerci.

Ma quando dimentichiamo che stiamo recitando, perdiamo il contatto con chi siamo veramente.

Questo progetto è per me profondamente personale. È energia, fiducia, collaborazione sincera, senza pregiudizi. Dopo anni difficili, sentivo il bisogno di ritrovare me stessa – non l’immagine che pensavo gli altri volessero da me. Col tempo ho capito che ciò che stavo davvero cercando era fiducia, coraggio, connessione, immaginazione, leggerezza, passione e, soprattutto, amore e accettazione per me stessa.

i am your mirror riflette l’idea che “io sono te e tu sei me”. Il processo è stato lungo, terapeutico, costruito su brevi ma intensi momenti di fiducia reciproca – attraverso l’obiettivo fotografico, o meglio, attraverso uno specchio. La fotografia può aprire porte. Ma – come accade quando ci guardiamo allo specchio – può anche metterci a nudo.


Ci piace davvero ciò che vediamo?

Ritratto di un uomo musulmano in tutù da leotard, con casco e maschera, guarda in camera mostrando la sua vulnerabilità | I am your mirror
Ritratto di un uomo musulmano visto da dietro, che indossa un completo da ballerina rosa con tutù e scarpette da punta | I am your mirror
Ritratto di un uomo musulmano in tutù rosa e scarpette da punta | I am your mirror

Abdul, come Jane Fonda...

 

Vorrei che tu mi fotografassi indossando il mio vestito da balletto rosa e il mio abbigliamento colorato di danza aerobica, proprio come facevano le donne negli anni '80, come Jane Fonda. Sai, con quel body colorato a tanga dall'aspetto caldo e sexy,  e gli adorabili scalda muscoli!

Potrei persino vestirmi con un body rosa da balletto e dei collant rosa, indossare delle scarpette da punta rosa e fare esercizi in punta,   bilanciandomi sulle punte delle scarpette da punta, proprio come farebbe una ballerina, danzando, saltellando in aria e atterrando sulle punte delle dita dei piedi!

Le mie idee ti piaceranno così tanto, che mi spingerai a farlo e mi scatterai delle foto, nel mio adorabile body rosa con le calze sexy.

Ritratto di un imprenditore in bondage Shibari con corde, che esprime vulnerabilità emotiva e costrizione professionale attraverso la fotografia artistica del nudo | I am your mirror
Ritratto di un uomo a terra in posa sottomessa, che esprime vulnerabilità e identità | I am your mirror

James, l'uomo d'affari

 

Nella cultura giapponese esiste un termine, Otaku, che descrive un interesse ossessivo che un individuo ha al di fuori della propria vita professionale definita 'normale'. L'Otaku è particolarmente diffuso tra gli uomini d'affari giapponesi, che spesso lavorano per lo stesso datore di lavoro per l'intera carriera e hanno poche possibilità di esprimere diversamente la propria identità.

Questo vincolo imposto dall'obbligo professionale di apparire e comportarsi in un certo modo si riflette nella mia ossessione, lo Shibari.

Shibari significa semplicemente "legare". È una forma di arte basata sul legare con la corda che illustra il senso di impotenza causato dalle restrizioni del mondo professionale in cui devo vivere.

Ritratto di un uomo nudo in una foresta con una maschera di Toro | I am your mirror
Uomo nudo che abbraccia un albero, indossa una maschera disegnata a mano, immerso nella natura della Epping Forest | I am your mirror
Tatuaggio di una croce sulla spalla, simbolo della devozione a Dio | I am your mirror

Robert, il Cristiano

 

Come puoi vedere, non ho il corpo perfetto. Quando avevo 12 anni, ho dovuto essere circonciso per motivi medici, il che mi ha portato a subire gravi atti di bullismo da parte dei miei compagni di classe a scuola. La mia insegnante era una rifugiata politica che era fuggita dalla Germania nazista poco prima dell'inizio della guerra, eppure non si era nemmeno accorta del bullismo in corso e del danno che veniva fatto a qualcuno dei suoi studenti. Erano soprattutto le ragazze della classe a fare 'i bulli': proprio nel momento in cui stavo iniziando a notarle. Questo mi ha fatto pensare di non essere abbastanza bravo e troppo brutto per avere una fidanzata. 

Per fortuna ora ho una splendida moglie che mi rassicura. Sono stato vittima di bullismo anche all'università da un gruppo di idioti, e successivamente da una serie di capi meno talentuosi di me.

Recentemente ho deciso che dovevo fare qualcosa di radicale, per raccontare i ricordi di quei tempi in cui sono stato vittima di bullismo.

Posso piacere o non piacere. Sono cristiano, ed è bello vedere la forma umana come Dio ci ha creati, come un'opera d'arte.

Ritratto di un uomo di mezza età, che guarda dritto nell’obiettivo | I am your mirror
Un ex-detenuto circondato da fiori bianchi: simboli di libertà e rinascita | I am your mirror

John, l'ex-prigioniero

 

Sono John e sono una persona semplice. Le uniche cose di cui desideri disporre quando esci da una prigione sono due: il cibo e il sesso.

Sono bisogni molto semplici e fondamentali, ma credimi, il desiderio di cibo e sesso rappresenta l'unico aspetto della  'natura umana'.

Corriamo nella vita come schiavi impazziti, sempre alla ricerca di qualcosa.

Tutti noi cerchiamo qualcosa, ma nella maggior parte dei casi ci concentriamo sulle cose sbagliate, sul lato materialistico della vita, e in questo modo ci sentiamo più prigionieri di coloro che sono veramente in prigione, come lo ero io. 'Nulla, tutto, qualcosa, qualcos'altro'. 

Se non hai niente, allora hai tutto, perché hai la libertà di fare qualsiasi cosa, senza il timore di perdere qualcosa. So questo adesso.

Roberto, the Brazilian model, progetto fotografico | I am your mirror
Ritratto di un giovane uomo con dei palloncini bianchi sulla testa | I am your mirror
Ritratto di un giovane uomo nudo con una maschera, che si guarda allo specchio | I am your mirror

 Roberto, il modello Brasiliano

Sono una persona molto passionale, mi offro come un oggetto per soddisfare lo spettatore. I fotografi possono usarmi come preferiscono. Questo è il mio lavoro, la mia vita. È un lavoro che mi ha portato in diversi luoghi e mi ha fatto lavorare per importanti brand di moda, sia in Italia che in Brasile. Ho anche partecipato a un paio di campagne pubblicitarie televisive in Brasile e qui a Londra. 

Ora sono qui, intrappolato in questa immagine, con i palloncini bianchi sulla testa e con te che mi stai guardando.

Puoi odiarmi o amarmi, ma ora, a 28 anni, mi sento stanco e ho deciso di concludere questa avventura alla fine di questo anno.

Ritratto di un uomo con abiti femminili, che guarda nella fotocamera, invitando alla riflessione | I am your mirror
Ritratto di un uomo di spalle indossa una felpa con su scritto 'Amanda' | I am your mirror
Ritratto di un uomo di profilo, con il pomo d’Adamo in evidenza | I am your mirror

Sean, il lavoratore dell'underground

 

Scelgo i vestiti da solo, come faccio alcuni giorni. Ho un lato molto femminile che fa parte di me, e so nel profondo del mio cuore di poter portare i vestiti molto bene. Mi piace particolarmente il contrasto tra l'abito nero e gli stivali militari.

Di solito non indosserei cose del genere in pubblico, quando vado in giro da solo, ma mi fido del fotografo, quindi perché no. 

Siamo usciti all'aperto per la luce. Siamo andati al parco Clissold, in Stoke Newington,  di fronte a casa mia. A un certo punto c'era tanto sole.

Era quasi mezzogiorno, e faceva molto caldo. La mia stanza era troppo piccola, buia e disordinata, era impossibile fare foto lì.  

Il mio lato femminile è molto forte alcuni giorni e penso che negarlo potrebbe farmi del male. Nei giorni in cui mi sento femminile, tendo ad essere allegro.

Ritratto di un uomo Africano disteso con una chiocciola sulla gamba | I am your mirror
Ritratto di un uomo Africano nudo che fa la verticale, con giocosità | I am your mirror

Toni, l'artista

Fin da quando ero bambino ho passato tutto il mio tempo a ballare, cantare e saltare ovunque. La gente impazzisce per me, adesso.

Faccio del mio meglio, per farmi apprezzare e non mi sono mai fermato. Se mi fermo sono una persona morta. Il palcoscenico è la mia vita. Fare il modello è la mia passione. È qualcosa che mi piace davvero fare. Quando lavoro come modello mi sento degno, importante perché sono dall'altra parte dell'obiettivo. Mi sento bene, alto, intelligente, felice, meraviglioso. È l'esperienza più incredibile per me. 

Mi sento come se fossi una persona molto creativa. Mi sento come un famoso artista. Al contrario, quando non sono dietro l'obiettivo mi sento scoraggiato. Mi sento triste, non sono niente. A volte mi sento meno di niente. In realtà mi sento davvero male quando non c'è una macchina fotografica puntata su di me. Una volta che c'è una macchina fotografica davanti a me, mi sento come se valga la pena puntarla su di me e non voglio deludere nessuno, quindi faccio davvero del mio meglio. Mi è piaciuto essere fotografato da questa estranea.

Ritratto di un uomo di mezza età sul tetto a Londra, con occhi chiusi | I am your mirror
Ritratto intimo di un uomo a letto, gambe incrociate, con parrucca, che guarda in camera | Ritratto di un uomo di mezza età sul tetto a Londra, con occhi chiusi | I am your mirror

Stephen, il falegname

Devo dire che l'unico momento in cui guardo allo specchio è quando mi rado e ... anche in quel momento, è uno specchio rotto ...

Perché è stato sbattuto a terra, un giorno, dal vento intenso che è entrato da una finestra aperta. È stato quel vento che mi ha salvato dalla mia vanità. Quindi sono stato salvato! Non guardo più al centro dell'Universo, perché non ho più uno specchio in casa in cui  posso riflettere la mia immagine. È uno specchio rotto e, personalmente, la cosa mi piace molto…

Ritratto di una giovane donna distesa su un tronco, vista da dietro nella sua bellezza | I am your mirror
Ritratto di una giovane donna nuda che copre il sesso con le mani, lacrime sul viso | I am your mirror

Giorgia, la poetessa

 

Luce, verde,

Scricchiolio di passi

Giustificato da uno strumento

Senso dell'incontro

Ricerca ed esplorazione

Del luogo

Di noi

Una finestra aperta,

Variabili infinite

Signori dell'incertezza

Vaghiamo,

Con gli occhi bendati.

Il mio corpo esce dalla vita ordinaria

Cristallizzato, spaventato, immolato

Rappresentato artisticamente

Da un occhio esterno

Che vuole afferrarmi e cambiarmi

Soggettivamente

Fluttuo in un oceano di possibilità

Perdendomi

Ritrovandomi

Rinascendo con una nuova, piccola consapevolezza

Poche e confuse parole per descrivere un' esperienza straordinariamente normale

In quei momenti, esco dall'ordinario

della vita di tutti i giorni sentendo un senso più alto ed evasivo

Mi immergo in me stessa come in un grembo

dove tutto è ovattato,

una quieta illusione

come il fondo di un oceano

 

L'arte è una necessità interiore perché mi conduce

oltre i confini, un'esplorazione di me stessa

e degli altri che suona note musicali del Divino.

Ritratto di un muratore nudo appoggiato a una scala da lavoro in un appartamento | I am your mirror
Ritratto di un muratore nudo sdraiato a terra, che guarda in camera con vulnerabilità | I am your mirror

Karoli, il muratore

Il corpo umano, di per sé, è una creatura artistica, nella definizione più elevata della parola "arte". Mostrarsi nudi è una pratica che risale a centinaia di anni fa: artisti incaricati di dipingere o creare sculture raffiguranti uomini e donne nude.

Rispetto profondamente tutti gli artisti che trovano nuovi modi per creare immagini straordinarie e portarle davanti agli occhi degli altri. Nella routine quotidiana, non tutti riescono a vedere o trovare molte cose belle e semplici: come bei paesaggi, l'acqua di una sorgente che scorre, o un uccello appollaiato su un albero; e allo stesso modo non tutti riescono a vedere i nudi. Ecco perché apprezziamo gli artisti, che li inseriscono creativamente nel mondo davanti a noi, affinché possiamo vedere e goderci questo tipo di arte. Credo che sia per questo motivo che le persone accolgono con favore gli artisti creativi, che siano pittori, scultori, fotografi o modelli ... Anch'io cerco di farlo e trovo interessante essere fotografato nudo.​ Sono, io stesso, un naturista e voglio costruire uno spazio, immerso nella natura, nel mio paese, dove tutti gli artisti possano venire e creare la loro Arte.

Ritratto di una giovane musicista a casa, con il suo violino sul tavolo | I am your mirror
Portrait of a young musician playing the violin, her face hidden by her hair | I am your mirror
Ritratto di una giovane musicista con il violino che posa sicura per le strade di Londra | I am your mirror

Rina, the violinist

 

La musica è la parte più importante della mia vita. È strettamente legata ai miei ricordi, sogni, desideri... le parti più intime della vita, della mia anima. La musica ci ispira ad agire, ci aiuta a comprendere ciò che ci sta accadendo: a conoscere noi stessi. Ci eleva e ci rende più perfetti.

È per questo che la musica mi è così cara, e sono sicura che rimarrà sempre nella mia anima.

Spartito musicale e violino | I am your mirror
Ritratto di una madre musulmana che tiene stretto il figlio tra le braccia, entrambi fissano l'obiettivo della fotocamera | I am your mirror
The family, progetto fotografico | I am your mirror

Yasemin, Umit e il loro bambino, la famiglia

Coraggio

 

Il titolo di codardo viene lanciato con accuse

Eppure si potrebbe dibattere questa menzogna all'istante

Da un lato scegli di vivere,

Una scelta che viene facile

A differenza del suicidio, che richiede coraggio

 Affermi di sopportare la battaglia della vita,

Tralasciando l'istinto umano di sopravvivenza

In contrasto, però, ti rifiuti di riconoscere

La battaglia contro questo istinto

E la costante piaga della razionalità

Aggiungi a ciò l'insicurezza,

Che deriva dal dubitare dell'eternità

Mettere fine a tutto ciò non è pazzia,

Invece è un grido di fuga

È concesso che a un certo punto

Ogni persona cerchi di fuggire 

Ma la depressione e il dolore

Non ascoltano la mediocrità

La fede diventa irrilevante mentre tutti soffriamo ugualmente

Eppure, minacciati dall'inferno,

Fatico a trovare il mare della misericordia

È mio desiderio che nessuno mi fraintenda

Non è Dio che biasimo, bensì la crudeltà umana

Per trovare prove, tutto quello che devi fare

È guardare indietro nella storia

Questa giungla artificiale,

Ci priva della nostra umanità

Perché dovrei scegliere di vivere,

mentre tutto ciò che l'umanità porta è calamità.

Autoritratto di una donna nuda, l’immagine distorta nello specchio | I am your mirror
Autoritratto di una donna con l'immagine distorta nello specchio | I am your mirror

Loredana, the photographer

Quando ero bambina sentivo un forte senso di appartenenza. Ho avuto la fortuna di crescere in campagna, circondata dal sole e dalla natura. Credevo di essere immortale, che la vita fosse eterna e che avrei vissuto per sempre. Una cosa di cui ero certa era che non avrei mai rinunciato alla mia libertà. A 16 anni non ero abbastanza femminile. Non avevo il seno ( anche se poi, crescendo, l'ho sempre avuto piccolo ), e non avevo ancora il ciclo mestruale. Mia madre era preoccupata, pensava che ci fosse qualcosa che non andava in me. Spesse volte siamo andate dal medico, che l'ha rassicurata che ero perfettamente normale.​ A scuola, le ragazze della mia classe si scambiavano gli assorbenti e mi chiedevano se ne avevo bisogno o se avevo dei preservativi. Quando ho risposto di no, hanno riso. Non avevo nemmeno il preservativo! A dire il vero, non avevo ancora fatto sesso. Mi sentivo disconnessa sia dai ragazzi che dalle ragazze.

 

​Ora, onestamente, non mi interessa cosa pensi quando mi guardi. Niente è mai come sembra. I nostri pensieri e giudizi sono sempre influenzati dalle esperienze personali che abbiamo vissuto. Quindi, prima di giudicare gli altri, dai uno sguardo attento a te stesso/a.

La persona che vedi allo specchio è quella con cui vorresti passare tutta la tua vita?​​

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