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Scopri chi sei

Aggiornamento: 15 set 2023


Osservati.

Scopri chi sei!

Il mondo è come tu lo sogni.

È uno specchio.

Fuori trovi il tuo mondo, ciò che hai costruito, ciò che hai sognato.

Fuori trovi te stesso!

Vai e scopri chi sei.

Scoprirai che gli altri sono l’immagine riflessa della bugia che ti porti dentro, dei compromessi, della tua ignoranza.

Cambia! … e il mondo cambierà.

Vai nel mondo e accettati.

Incontra i poveri, i violenti, i lebbrosi che porti dentro.

Accoglili - non evitarli, non incolparli, arrenditi al tuo mondo. Vai e accetta consapevolmente quello che hai creato: un mondo rigido, ignorante, senza vita.

Il potere è nel possedere se stessi e nello stesso tempo, arrendersi a se stessi.

La dipendenza è sempre una scelta personale, anche se involontaria.

Niente e nessuno può costringerci a dipendere, solo noi possiamo farlo.

La dipendenza non è l’effetto di un contratto; non è legata a un ruolo né nasce dall’appartenenza a una classe sociale.

La dipendenza è la conseguenza dell’abbassamento della propria dignità.

È il risultato della poltiglia dell'essere.

La dipendenza è l’effetto di una mente schiava di paure immaginarie, della propria paura.

L'assuefazione è una malattia dell’essere.

Dipendere significa smettere di credere in se stessi.

La dipendenza significa smettere di sognare.


Progetto fotografico - I had a dream and I talked with a tree - © Loredana Denicola
Progetto fotografico, I had a dream and I talked with a tree, © Loredana Denicola

Chi ti dà l’autorità di parlarmi in questo modo? – sbottai in tono di sfida.

Tu - rispose il sognatore.

Il mondo è fermo perché esistono uomini che dipendono, uomini spaventati a morte. L’umanità così come è non può concepire una società libera dall'assuefazione. Solo gli uomini intrappolati nella paura e nel dubbio, possono essere poveri e perpetuare l'assuefazione e la miseria nel mondo.

La povertà significa non vedere i propri limiti.

Essere poveri significa aver rinunciato al diritto di artifice in cambio di un lavoro che non si ama, che non si è scelto.

Tu sei il solo ostacolo a tutto quello che puoi desiderare.

Il sogno è la cosa più reale che ci sia!


I nostri esseri creano la nostra vita. Visibilia ex Invisibilibus


Tutto ciò che vediamo e tocchiamo nasce dall’invisibile.

Perché non dovremmo scegliere la vita?

Esiste un luogo dove pensieri, sensazioni, emozioni, azioni ed eventi vengono registrati per sempre, e anche dopo anni, possiamo trovarli come oggetti accantonati in soffitta, apparentemente inattivi, inermi.

In realtà continuano ad agire e a condizionano tutta la nostra esistenza.

Ecco dove dobbiamo tornare.


Perdonarsi dentro.


Carta e penna significano ricordare, recuperare, raccogliere parti di se dispersi per il mondo. Per conquistare quella speciale condizione dell’essere fatta di libertà, conoscenza, potere, occorrono anni di lavoro su se stessi: occorre perdonarsi dentro.

Perdonarsi dentro è il vero agire di un uomo d’azione, il risultato di un lungo processo di attenzione, auto-osservazione.

Significa lavare e curare le ferite ancora aperte, saldare tutti i conti in sospeso.

Perdonarsi dentro ha il potere di trasformare il passato con tutta la sua zavorra.


Tutto è qui adesso!


Passato e futuro agiscono insieme proprio ora nella vita di ogni uomo. Un tempo senza tempo la cui porta d’ingresso è quest’attimo.

Il segreto è non distrarsi mai, non allontanarsene mai.

Perdonarsi dentro è un ritorno a se stessi, è la vera ragione per cui siamo nati. Non dovremmo mai interrompere questo processo di guarigione.


L'auto-osservazione è auto-correzione.


Qualsiasi cosa dal passato può essere guarita se abbiamo la capacità di 'osservare noi stessi'.

L’auto-osseravzione è uno sguardo dall’alto sulla propria vita.

È come far passare eventi, circostanze, relazioni del passato, sotto un raggio di luce.


Per il sognatore, l' auto-osservazione significava far scorrere la vita non davanti ad un tribunale giudicante, ma sotto i raggi X di un’intelligenza distaccata, di un testimone neutrale che doveva limitarsi a osservare, astenendosi dall’emettere qualsiasi giudizio o critica.


L’auto-osservazione è una guarigione, una conseguenza naturale del distacco che si crea tra l'osservatore e l'osservato.


L’auto-osservazione ci permette di vedere tutto ciò che ci tiene incollati al tapis roulant del mondo: pensieri, sensi di colpa, pregiudizi, emozioni negative. È un operazione di distacco, di de-ipnotizzazione, di risveglio.


Se ci osserviamo dentro, ciò che è giusto comincia ad accadere e ciò che non lo è comincia a dissolversi.

Nessuno potrebbe farcela da solo. Incontrarsi noi stessi, con la nostra menzogna, avventurarsi nei labirinti dell’essere senza una preparazione impeccabile, ci ucciderebbe all’istante.


“Guarda ... è una luna piena”, disse, indicando la stella con un leggero cenno del mento. Potremmo vederne al massimo mille in tutta la nostra vita, ma con molta probabilità alla fine della nostra vita non avremo trovato il tempo di osservarne nemmeno una.

Eppure è esterna.

Immagina quanto sia più difficile per noi osservarci dentro, invertire la direzione della nostra attenzione.

L’auto-osservazione è solo l’inizio dell’arte del sognare.





Alcuni pezzi sono tratti da - La scuola degli Dei di Elio D'Anna.

Il libro può essere acquistato qui La scuola degli Dei




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