La nostra identità, definita come il fatto di essere chi o cosa è una persona o una cosa, è una storia che costruiamo nella nostra mente, arricchendola ogni giorno. Possiamo paragonare la nostra mente a una macchina che produce costantemente storie. Se ci osserviamo attentamente, noteremo le storie che raccontiamo a noi stessi. Ma tra tutte queste storie, ce n'è una particolarmente importante: "la mia storia", la storia che ognuno di noi racconta a se stesso, e che è diversa da chiunque altro. Persone diverse si specializzano in generi diversi. Alcuni di noi costruiranno una tragedia, altri una commedia o un dramma, in base alle nostre esperienze personali. Alla fine, il sé rivela solo una storia e non la realtà.
La fotografia si è rivelata un valido aiuto nel mio percorso di consapevolezza. È uno strumento di osservazione e conoscenza.
Guardiamo ai profili creati sui social media. Prendiamo come esempio Facebook.
Facebook non riflette la nostra realtà attuale. Tutti sembriamo così perfetti nelle foto che pubblichiamo, nelle cose che diciamo, e tutti noi, nel profondo, ci sentiamo un po' invidiosi dei successi degli altri...
Qual è il ruolo della verità nella storia che ci raccontiamo di noi stessi?
La nostra mente è costantemente attiva, crea e cambia le storie allo stesso modo in cui vengono modificate le notizie in TV. Sono film immaginari, percezioni irreali della realtà. E questa abitudine meccanica è in realtà pazzesca. Molte volte può portarci all'auto-distruzione.
Tutti i pezzi della nostra vita finiscono solo quando raccontiamo la storia a noi stessi o a qualcun altro - ed è solo allora che inizia ad avere un senso, e diventiamo più consapevoli dei nostri meccanismi di pensiero. Tutti noi abbiamo questa fantasia, come ad esempio abbandonare la vita di tutti i giorni e andare a ritirarci da qualche parte o prenderci una o due settimane di tempo solo per noi, per osservare davvero cosa sta succedendo dentro e per esplorare chi siamo. E poi, quando lo facciamo davvero, la prima cosa che di solito incontriamo è scoprire tutto quello che non vogliamo sapere o da cui stiamo scappando. Ne vale la pena, ma è davvero un compito difficile. L'illusione non viene solo da noi stessi, ma anche dalle persone che ci circondano.
Ad esempio, se guardiamo davvero a ciò che sta accadendo nel mondo, ci sono miliardi di persone che si uccidono a vicenda a causa di tutte quelle storie e illusioni in cui credono.
È molto difficile vivere con la verità, perché può ucciderci. La verità provoca sofferenza e dolore. Fa male. Ma l'illusione, il non riconoscere la differenza tra illusione e realtà, può davvero creare una falsa percezione di noi stessi e degli altri di cui, molte volte, non siamo consapevoli, lasciandoci trasportare da storie che non sono vere.
Te ne sei accorto anche tu?
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