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Il Potere Curativo della Fotografia


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La fotografia racchiude in sé un potere curativo che va al di là delle semplici immagini. Possiede il potenziale per esprimere, comprendere e infine superare la depressione e l'ansia.


Mentre per alcuni la fotografia può rimanere un passatempo o una professione, il suo significato può estendersi ancora di più – come forma di terapia. Attraverso il processo attivo di cattura, esplorazione e riflessione sulle fotografie, insieme alla loro combinazione con la scrittura creativa, ci immergiamo in un viaggio di auto-scoperta e di comprensione più profonda del mondo che ci circonda.


Ciascuno di noi possiede una realtà unica, plasmata non solo da azioni concrete ma anche dall'intreccio complesso di pensieri ed emozioni.

Nella mia esperienza personale, la fotografia ha agito come strumento per comprendere diverse sfaccettature della mia identità – passando da oggetto, soggetto, spettatore e osservatore.


Con il termine "processo fotografico" non intendo solo la procedura tecnica di cattura e produzione delle immagini; enfatizzo invece l'atto di ascolto attivo e di osservazione coinvolgente i partecipanti/soggetti. Questo processo li porta all'introspezione e alla decisione dell'immagine che desiderano ritrarre.


Nel 2018, un ricercatore dell'Università di Lancaster ha scoperto che scattare una foto al giorno contribuisce a un miglioramento del benessere. L'atto della fotografia ci concede un momento di solitudine, ci fa concentrare sul momento presente e rivelare dettagli che spesso trascuriamo.


La fotografia offre una moltitudine di benefici positivi per il benessere.

Riflettendo sul mio percorso e sui diversi progetti di documentazione fotografica e video intrapresi per la crescita personale, ho rilevato gli impatti positivi dell'arte e della scrittura espressiva sul nostro benessere.


Forme come l'arte, la fotografia, le interviste video, l'arte video, la scrittura e le performance offrono canali per l'espressione emotiva. Ci incoraggiano a uscire dalle nostre zone di comfort, a confrontarci con noi stessi e a raggiungere una maggiore consapevolezza. Questi mezzi creativi fungono da distrazione dalle sfide – sia che si tratti di ansia, depressione o addirittura di lotte più profonde – permettendoci di sfuggire temporaneamente da emozioni intense e situazioni difficili.


Coinvolgersi nella scrittura emotiva e imprimere le nostre storie sulla carta può portare a miglioramenti sostenuti dell'umore e della salute, contribuendo al nostro benessere complessivo.


Quando discutiamo della fotografia come terapia, spesso differenziamo tra due pratiche: la fototerapia e la fotografia terapeutica. La fototerapia implica l'intervento professionale all'interno di un contesto terapeutico, mentre la fotografia terapeutica comprende tecniche che le persone possono praticare autonomamente al di fuori di tali contesti, spesso integrando il lavoro terapeutico. Ci spinge a concentrarci sul momento presente, simile agli effetti della meditazione. Se non avete mai praticato la meditazione, vi incoraggio a provare. L'atto della fotografia spesso induce uno stato di flusso, calmando la mente e offrendo un sollievo dallo stress.

Ricordo vividamente il 2013, quando inconsapevolmente ho iniziato a usare la fotografia e la macchina fotografica come forma di guarigione. Il mio percorso è iniziato nel 2009 quando ho trovato la mia prima macchina fotografica vicino a un bidone dell'immondizia in Florida Street, a Londra.

In quel momento, la fotografia non suscitava alcun interesse in me. Eppure, quella macchina fotografica abbandonata mi ha affascinato. Mi sono iscritta a un corso di fotografia analogica di base quella sera, senza sapere il motivo.

Ho intrapreso questo viaggio, inizialmente guidata dalla curiosità.

Tuttavia, nel 2013, quando ho affrontato un disagio emotivo, la macchina fotografica è diventata una compagna attiva nell'ascolto e nell'azione, consentendo una trasformazione nel tempo. Attraverso l'obiettivo della macchina fotografica, ho esplorato il mio dolore e la mia mente, modellando gradualmente la mia esperienza. La macchina fotografica mi ha permesso di osservare i miei pensieri negativi e ossessivi e, per la prima volta, di sopprimerli. L'arte ci spinge oltre le nostre zone di comfort, favorendo fiducia, coraggio e autostima.

Ogni individuo ha il proprio percorso unico verso la guarigione.

Per alcuni, la fotografia agisce come canale per esprimere esperienze che sono difficili da verbalizzare – come ricevere una diagnosi di cancro (consiglio di studiare il lavoro dell'artista Jo Spence). Creare fotografie di cui andiamo fieri crea le basi per costruire l'autostima.

Condividere le nostre immagini con gli altri e osservarne le reazioni rafforza ulteriormente la fiducia e l'autorevolezza. Ciò, a sua volta, ci incoraggia a esprimere apertamente opinioni, pensieri e storie personali.


La fotografia, quando usata intenzionalmente, provoca cambiamenti nella percezione di sé e nel punto di vista sul mondo. Il nostro cervello ha la straordinaria capacità di evolvere costantemente nel corso della vita, creando nuove connessioni. Invito tutti voi a intraprendere questo viaggio trasformativo.




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