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Big tech. Dove ci porterà tutto questo?

Aggiornamento: 30 dic 2021



Con il termine Big Tech per chi non lo sapesse si procede a definire tutti i big appunto del mondo tech che conosciamo oggi, ovvero la possibilità di definire aziende come Google, Apple, Microsoft, Facebook ecc. che di fatto racchiudono in poche mani poteri piuttosto estesi e la possibilità di decretare il bello e cattivo tempo, il successo commerciale e non di alcune attività o la possibilità di dare risalto ad alcune opinioni contro altre.


Nel mercato degli investimenti in stock ad esempio si potrebbe pensare che anche l’andamento dei titoli dei grandi della tecnologia potrebbero essere non solo decisi a tavolino, ma anche ribaltarsi con poche notizie.


Oggi spendendo poco denaro su Facebook ad esempio è possibile veicolare il proprio messaggio verso persone che hanno determinati interessi o hanno evidenziato determinati comportamenti. Davvero una cosa non da poco che risultava molto più difficile tempo fa quando Internet non era ancora a disposizione, e io me lo ricordo ben bene.


Molta attenzione sta finendo su aziende di questo tipo perché ormai con smartphone dotati di batteria interna non removibile e sistemi di tracciamento che forse funzionano anche quando spegniamo il telefono si può finire ad essere sempre tracciati, in qualsiasi momento. Il concetto di privacy è ormai terminato da tempo.


Diversi servizi che conosciamo e che riteniamo gratuiti in realtà li stiamo pagando con i nostri dati. Saranno comunque servizi buoni e funzionanti, vediamo Gmail o Facebook stesso, ma ovviamente paghiamo con la nostra personalità, quello che ci piace che può essere targettizzato per farci vedere poi cose che ci interessano.


Siamo sorvegliati. È davvero una rivoluzione in termini pubblicitari.


Il nostro attaccamento ai device mobili come smartphone o tablet sta aumentando e aumentano anche i volumi di affari di aziende come quelle Big Tech, nonché il tempo che passiamo di fronte al piccolo schermo rispetto alla Tv o cinema.

È una dipendenza ormai e consumiamo contenuti ad una velocità davvero elevata, con un tasso di attenzione sempre piu’ basso, eppure le persone continuano a stare davanti a tali schermi, preferendoli anche a computer fissi o portatili.


Lo smartphone è il primo dispositivo da cui si accede ad Internet. Non sappiamo se definire una cosa del genere sia un bene o un male, ma le persone ormai acquistano o anche investono direttamente da smartphone. Le banche riducono le loro filiali e il rapporto umano sta sempre piu’ scomparendo.


Anche il mercato degli investimenti in stock sta cambiando e ci sta portando verso un cambiamento del modo di concepire le possibilità di investire da parte dei risparmiatori, dato che una volta una cosa del genere era esclusiva della banca, mentre ora si finisce tranquillamente in ogni situazione così.

Siamo sempre piu’ digital dipendenti, e più separati umanamente. Pensiamo di essere più connessi ma invece non lo siamo. Ci stiamo allontanando sempre più da noi stessi.

Questa dipendenza ci porta via dal momento presente.


La nostra mente, e soprattutto la mia è sempre impegnata, caotica, piena di immagini, notizie … dove ci porterà tutto questo?


Big tech. Dove ci porterà tutto questo? Loredana Denicola blog
Big tech. Dove ci porterà tutto questo? Loredana Denicola blog


Abbiamo però una scelta: riconoscere la nostra dipendenza e decidere quanto essere dipendenti da digital devices e da big tech companies


Io oggi vado a fare una passeggiata in bicicletta e tu?



di Loredana Denicola



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