Estratto dal libro fotografico "I am your mirror" di Loredana Denicola
James è il secondo estraneo che ho incontrato per il mio progetto fotografico “I am your mirror”. Lo chiamo l'uomo d'affari.
La mia idea iniziale era quella di fotografarmi insieme a dodici estranei che avrei trovato attraverso Internet.
Queste persone non retribuite avrebbero avuto la libertà di scegliere il momento e il luogo per farsi fotografare. Potevano esprimersi come desideravano e potevano essere anonimi o meno. Ho chiesto agli estranei di guardare alla mia macchina fotografica come se fosse uno specchio.
Una sera, ho ricevuto un'email da James. Ha risposto al mio annuncio su gumtree.com, manifestando interesse nel mio progetto fotografico e il desiderio di partecipare. Ha chiesto se potessimo incontrarci da qualche parte per una chiacchierata e una presentazione, a cui ho risposto con entusiasmo.
Ci siamo incontrati in un bar vicino a London Bridge.
La prima domanda che mi ha posto quando ci siamo incontrati è stata perché stavo facendo il progetto fotografico "I am your mirror". Onestamente, in quel momento, non avevo una risposta chiara.
Non c'era una struttura nella mia mente, nessun piano scritto per il progetto, quindi non sapevo come rispondere.
Per me, il progetto era un impulso a cercare connessioni umane. Incontrare questi "estranei" era, in un certo senso, come incontrare me stessa, un riflesso di loro nello specchio. Ero loro, e loro erano me.
Ho spiegato che stavo cercando estranei che potessero posare davanti alla mia macchina fotografica come se fosse uno specchio e rappresentare le loro ossessioni, paure, sentimenti e se stessi come desideravano.
Gli ho risposto che ero alla ricerca di estranei che potessero posare davanti alla mia macchina fotografica e rappresentare le loro ossessioni, paure, sentimenti, se stessi come desideravano.
Avevo perso la mia identità per accontentare gli altri.
A partire dal 2010, ho attraversato il periodo più dannoso della mia vita, senza considerare gli anni precedenti. La mia mente era dominata da pensieri negativi; ero malata. Non potevo immaginare di aver mentito a me stessa in quel modo, di essere diventata qualcun altra per accontentare gli altri e di aver soppresso il bellissimo essere che sono. Riflettendo sulla mia esperienza, più di un anno dopo, ho capito che quello che stavo cercando era la fiducia, il coraggio, la passione, l'identità, la fiducia, il rispetto, la comunicazione, la connessione, l'intimità, l'immaginazione, il gioco, la mia anima, ma soprattutto l'amore.
James è un uomo d'affari originario del Canada che vive a Londra da 20 anni, lavorando nella stessa banca per tutto questo tempo. La sua vita segue una routine, e mi ha confidato di non sentirsi libero, poiché deve aderire alle regole sociali che non gli piacciono particolarmente.
È bello, alto, educato, elegante e gentile. Ha espresso il desiderio di essere rappresentato in modo sottomesso ma potente.
Dopo il nostro primo incontro, mi ha inviato un paio di email con alcune foto del lavoro di Mapplethorpe, fornendo qualche contesto per le immagini che avremmo potuto creare insieme con lui.
Poi, per un mese, ci siamo persi di vista.
Gli ho inviato un'altra email chiedendo se sarebbe stato disponibile a Dicembre. Ha risposto che sarebbe stato molto occupato e ha suggerito di provare nel nuovo anno. Aveva un appartamento in città che avremmo potuto usare. Potrebbe non essere stato glamour, ma avrebbe servito al nostro scopo. Quindi, abbiamo concordato di incontrarci a Gennaio, ed è stato così.
Non ho sentito nulla da lui per due settimane, finché non ho ricevuto un messaggio con un orario, una data e un indirizzo. La posizione era vicino a Bermondsey, Londra.
Ho risposto che ero disponibile quel giorno e sono andata a trovarlo.
... continua ...
testo di Loredana Denicola
Progetto fotografico 'How I met my strangers', I am your Mirror'.
©Loredana Denicola 2017/2018, Tutti i diritti riservati.
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