Nel mese di febbraio del 2020, presso la sede di LAB Creation a Mesagne, ho avuto l'onore di organizzare un workshop intensivo di fotografia dal titolo "La fotografia, la pratica e l'identità". Questo workshop ha esplorato la fotografia come forma d'arte terapeutica sia per il soggetto fotografato che per il fotografo.
I partecipanti, tra cui Nunzio, Agnese, Licia, Francesco, Andrea, Antonella, Davide e Roberta, hanno avuto la possibilità di scegliere tra due opzioni alla fine del workshop: scattare il proprio autoritratto o utilizzare il mezzo fotografico in modo non invasivo, permettendo al soggetto fotografato di esprimere la propria interiorità.
Ho incoraggiato i partecipanti a conoscersi meglio, a fare domande più intime e a utilizzare l'empatia per entrare in contatto con il complesso universo interiore che tutti noi custodiamo gelosamente.
Ognuno di loro ha sviluppato un approccio personale a questa esplorazione. Alcuni hanno adottato un approccio introspettivo, mentre altri hanno optato per un approccio più giocoso o persino imbarazzante, tendendo quasi al silenzio.
Ho scritto i loro nomi su dei bigliettini per formare delle coppie con un'estrazione a caso, ma Agnese ha scelto di rimanere da sola.
La fotografia è stata considerata il gradino più alto di conoscenza di sé stessi. Gli autoritratti hanno permesso ai partecipanti di esprimere liberamente le proprie emozioni e paure. Ho catturato alcuni momenti nel backstage con il mio cellulare, osservando con piacere il modo in cui si relazionavano gli uni con gli altri, come se fossero un riflesso di se stessi.
Per scattare le fotografie, abbiamo utilizzato gli spazi del centro di Lab Creation e abbiamo fatto affidamento solo sulla luce naturale.